Ritardo nella formazione veterinaria

Nel numero 63 di “The Horse’s Hoof”, estate 2016 uno degli editori dopo avermi interpellato ha scelto di pubblicare la mia breve risposta ad una delle domande che da qualche tempo sempre più proprietari di cavalli, ed asini, si fanno non solo negli USA ma in Europa. “Sento che il mio medico non è preparato. Quale preparazione ha ricevuto. Su che libri ha studiato”.

Il barefoot, con la necessaria preparazione, tecnica, attesa, cura, accettazione del limite, l’igiene fisica e mentale che ne sono il fondamento  è un esempio della frattura che si è venuta a creare tra la scuola, i programmi, l’università ed il mondo reale.  Frattura che è comune ed appartiene alla scuola in genere ed è forse più marcata da noi in Italia.                                                                                           Tra le righe, la domanda che si fa il proprietario sempre più spesso è questa: “Il mio medico pare non comprendere  temi non appartenenti alla tecnica della produzione o all’espressione immediata della performance”.   Avevo dubbi sul fatto che una risposta così secca come quella che ho inviato fosse pubblicata. La pubblicazione, quindi la responsabilità assunta dall’editore, è prova della reale e sentita distanza che si è venuta a creare. Della necessità di adeguare programmi ed insegnamenti. Programmi che non possono comprendere le materie propedeutiche, la medicina e la produzione se non a scapito una dell’altra ma che dovrebbero almeno presentare un argomento chiave come la podologia almeno a chi sceglie di rivolgere la propria attenzione ai grandi animali di modo da non esporre chi ne incontra i problemi ad una silenziosa critica cui segue disaffezione. Grazie alla diffusione dei principi ed alle pubblicazioni facilmente reperibili di buon livello non è raro che il proprietario si trovi ad avere una conoscenza dello zoccolo superiore a quella del professionista che chiama. Una alternativa è la separazione delle competenze. Dolorosa per chi vede restringersi il campo operativo ma necessaria. E’ avvenuto ai medici con l’istituzione della nuova figura dell’odontoiatra una ventina di anni fa. Le figure del dentista e del pareggiatore sono sostanzialmente separate da quella del veterinario in vaste aree del mondo. E’ un fatto che le scuole ed i gruppi che si interessano della bocca e dello zoccolo non sono condotte da veterinari, un esempio sono Spencer La Flure e Jackson.

Da The Horse’s Hoof , estate 2016 con il cortese permesso dell’editore:

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Informazioni su Franco Belmonte

Born 1952. Degree in Biological Sciences University of Genova, Italy. Researcher, CNR of Italy 1977-'80 (neurochemistry) then various task related to biology till now. Active Member and Certified Trimmer of the American Hoof Association. Didactic activity: equine podiatry and nutrition. Area of interest: evolution and physiology. Airline pilot and flight instructor for living 1981-2002.