Incontri

12 maggio 2024 introduzione alla gestione naturalizzata. Un arrivederci.

Ad un giorno dalla introduzione sulla gestione probabilmente vi chiedete se e quanto è stata utile.
Spero sia servita a rendervi consapevoli che la materia nel suo insieme è complessa. Spazi, alimentazione, pareggio dello zoccolo sono argomenti ognuno dei quali  ne sottende altri.
Un laureato in scienze naturali, un biologo, un veterinario necessiterebbero di un master annuale per specializzarsi. Il pareggio come tecnica abbisogna poi di un tempo anche  più lungo per incontrare casi, stagioni ed ambienti. Il risultato di tutto questo è che individui più o meno spregiudicati o superficiali dopo un brevissimo tirocinio spesso pagato caro si spacciano come professionisti e trattano i cavalli loro affidati come un medico che prescrivesse la stessa medicina a tutti i suoi pazienti. Quasi nessuno studia i maestri del passato in lingua originale e ne confronta idee e tecniche.
Io stesso ho avuto, tra i tanti, solo pochi allievi che hanno dimostrato di sapersi impegnare con continuità teoricamente.
Il comportamento ricorrente è quello invece di chi crede unicamente nella pratica. Che invece necessita di teoria.
Il pareggiatore e l’alimentarista non sono un semplice manuale o un bottegaio. Un pareggiatore che non riconosce una carenza od un eccesso nutrizionale non può compiere il suo lavoro. E non può farlo se non è un ottimo organizzatore degli spazi e di tutto quanto concerne la gestione. Men che meno se non conosce la pratica della gestione dell’animale che soffre, causa gravi errori di gestione, di patologie dello zoccolo.Queste mancanze lo degradano a “tagliaunghie”.
Ora, studiare e praticare non è solo uno strumento atto alla formazione di figure professionali e capace di produrre reddito.
Idea conduttrice del movimento barefoot fu quella della emancipazione del proprietario (scusate il termine inappropriato) del cavallo e il benessere animale.
Senza studiare anni  come uno studente universitario ma applicandosi con una certa regolarità e curiosità il proprietario può diventare un ottimo proprietario del suo cavallo o asino conoscendone le necessità. Già impiegare nello studio delle materie cui abbiamo accennato durante la giornata introduttiva lo stesso tempo che dedicate a montare o con il vostro istruttore di equitazione farebbe la differenza e impedirebbe al vostro cavallo di diventare una preda, ogni giorno, di parassiti, improvvisati e ciarlatani.
Quando andate a spasso o a lezione nel maneggio dedicate tempo a voi stessi. Se provate a capire che fieno sta mangiando o avete cura periodicamente dei suoi zoccoli state dedicando tempo a lui.
Se avete desiderio di continuare, senza formalismi e senza costi nella esplorazione del mondo della gestione naturalizzata Mauro Carugo o i tanti miei ex allievi sanno che sono sempre a disposizione. Se avete domande rispondo via mail ma considerate che non è praticabile la strada della ripetizione continua a mille quesiti eguali a mille interlocutori diversi. La via maestra è quella dell’aula e del campo. A molte domande trovate risposta sul sito bitlessandbarefoot-studio.com
Si tratta di un sito vasto che conta vari argomenti, ognuno con un menù che conduce ad una moltitudine di articoli. Credo ben più di 400. Di conseguenza non è navigabile con un telefonino anche se vorrei renderlo tale almeno per far si che il visitatore possa farsi una idea dei contenuti.
Buon divertimento e buone letture.
Franco Belmonte

Notizie sul sito e didattica

Questa mattina del 26 dicembre ho pareggiato i cavalli ed è stato semplice tanto l’unghia è resa tenera dalla pioggia. Mi domandavo per quanto tempo sarò in grado di continuare a pareggiare i giganti e quanto sarebbe bello se qualcuno di quelli che da e hanno imparato un mestiere o semplicemente ad avere cura dei piedi e della alimentazione del proprio cavallo se ne  ricordasse e venisse almeno a tenere un piede sul treppiede. Ma così vanno le cose, non mi aspettavo nulla di più.  Con le sessioni tenute dalla dentista americana Wendy Bryant sono di fatto terminate le occasioni di incontro già da qualche anno organizzate per me da altri. Mentre sono sempre disposto a questo ho deciso di offrire la mia esperienza teorica e pratica in cambio però di aiuto nel governo, pulizia e pareggio dei miei cavalli. Lezioni, video, pratica in cambio di aiuto. Preparazione all’ingresso nella associazione in cui è confluita la American Hoof Association. Chi fosse interessato mi chiami o mi scriva. Insieme dettiamo tempi e condizioni.

Aggiungo che questo sito verrà chiuso probabilmente alla fine del prossimo anno. Chi volesse adottarlo è il benvenuto se condivide i principi etici che lo contraddistinguono. Se avete già un vostro sito potreste aprire un “cassetto” o meglio una nuova categoria, come credo si dica in gergo compiuteresco, per garantirgli la sopravvivenza.

Il mese scorso ho ritardato di un paio di giorni di pagare per il rinnovo. Dopo solo una ora il sito era già parassitato da sellerie e dal sito Amazon per la vendita di attrezzatura come briglie,  fruste ed ogni altra porcheria inutile e dannosa che potete immaginare, in assoluto contraria a tutto quanto ho detto e fatto per quindici anni. Me ne sono lamentato con Aruba che ritengo responsabile di avere permesso questo sciacallaggio. A quanto pare il web è peggio del selvaggio west. Almeno la non ti sparavano alla schiena ma in duello regolare.

Newsletter dicembre 2020

Newsletter di bittlessandbarefoot-studio. Dicembre 2020. Pandemia e attività del gruppo.

Ora abbiamo anche il virus senziente.

Tra le tante fesserie che capita di ascoltare dai salotti televisivi, tristemente pronunciate più dai convocati che dai conduttori, una in questi giorni mi ha colpito maggiormente: “messo sotto pressione dai lockdown il virus muta perché cerca una maggiore capacità offensiva o di evadere”. Peccato per il virus, e meglio per noi, le mutazioni non sono intenzionali in nessun modo. Molto semplicemente si tratta di un errore nella replicazione del materiale genetico. Più replicazioni maggiori possibilità di errore. Nella stragrande maggioranza dei casi, interessando tratti di genoma non essenziali, le mutazioni non comportano di fatto alcunché. Ma in alcuni casi la mutazione è sfavorevole (per il virus) ne provoca la distruzione o ne riduce la possibilità di propagazione ed infezione, in altri è favorevole ed a danno degli ospiti. Logica della selezione naturale vorrebbe che nel tempo tutti i mutanti, o ceppi, più aggressivi e letali spariscano insieme alle loro vittime, lasciando il campo ad una popolazione per così dire mite e adattata. Come dire (ma il virus in se stesso non è in grado di farlo e nemmeno di essere parte attiva nel processo): “Mi replico grazie a te, non mi interessa e anzi mi nuoce arrecarti grave danno”. Una frase come questa, meglio ripetersi, non è attribuibile a nessun vivente ne entità non considerate viventi ma con capacità replicanti come appunto i virus. Voglio aggiungere, pur sapendo di potere essere frainteso parlando come naturalista che tratta la specie umana alla stregua di una qualsiasi altra popolazione animale: “ammesso che grave danno per la specie possa essere considerata la riduzione drastica di una popolazione causata dalla morte dei più anziani”. Soprattutto in un periodo storico che non vede intrapresa alcuna azione di controllo demografico, il benessere è confuso con il PIL ed il numero è mercato. Ogni specie ha nemici naturali che la contengono mettendola sotto pressione e consentono a mutazioni favorevoli nella contingenza di diffondersi. Filosofia a parte l’ignoranza totale dei principi, della logica della selezione e della dinamica delle popolazioni da parte dei partecipanti ai salotti televisivi è allarmante perché essi stessi fanno parte degli staff tecnici o influenzano indirettamente le scelte dei politici. Oltre a concorrere a creare nella massa errore e confusione. Una affermazione come quella che ho citato potrebbe per assurdo arrivare a determinare la scelta di rinunciare al distanziamento fisico (non sociale!) quando è utile il contrario. Infatti con il distanziamento si riduce il numero di replicazioni del virus in altri individui, così anche la possibilità di errori e con essa di mutazioni favorevoli alla ulteriore diffusione o virulenza. Che di solito sono il reciproco una dell’altra. Le considerazioni che concorrono alle scelte sono tante ma spero che l’ esempio sia utile a comprendere quanto negativo sia per la programmazione della difesa dalla malattia, l’ignoranza.

Uno sforzo vero e massiccio dovrebbe essere stato fatto subito per testare il più grande numero di persone possibile. Ammesso di possedere i principi e le tecniche infermieristiche tali da non contribuire invece alla ulteriore diffusione.

Questo sforzo non dovrebbe essere limitato ad aree circoscritte come la provincia di Bolzano. Nessuno da marzo ad oggi sembra orientato in tal senso. Vengono avviati al tampone solo particolari categorie o chi è sintomatico. Ignoranza. Il danno complessivo supera di gran lunga il costo di una seria operazione di identificazione dei portatori a tappeto. Avremmo per questo migliaia di laboratori privati e decine di laboratori specializzatissimi del CNR!

Uno sforzo enorme dovrebbe ora essere fatto per vaccinare il più grande numero di persone nel più breve tempo possibile per salvare vite umane, disastri economici e, tornando in tema, per cercare di competere con il virus in velocità riducendo la possibilità di mutazioni potenzialmente maggiormente aggressive o che comunque costringerebbero il sistema alla rincorsa.

La consapevolezza, la logica, sono importanti. La loro diffusione impedirebbe il compimento di errori. Se ricordate questo inverno venne dato risalto al servizio di “tamponamento della popolazione” tramite furgoni mobili in Piemonte. Alla televisione venne spiegato che i pazienti venivano fatti scendere in strada e…fatti salire sul furgone dove un infermiere eseguiva il tampone. Così, raccontava il conduttore televisivo, l’infermiere non doveva svestirsi e rivestirsi ogni volta e non era necessario cambiare i guanti già difficili da reperire! Entrava il sospetto, veniva effettuato il prelievo, il furgone si spostava, così raccontavano i giornalisti. Si si spostava per il quartiere e portava carica virale a spasso. Il Piemonte è stato in breve una delle regioni più colpite. Nello stesso tempo in altri luoghi venivano allestiti drive in e, in questo caso correttamente, si faceva notare che le persone non dovevano scendere dalle loro vetture. Nessun contatto materiale. Equivoco su principi infermieristici. Quanti e quante volte? Non ho visto biologi o naturalisti (scienze naturali) o chimici in televisione. Una volta una giovane biologa in un laboratorio di analisi subito zittita. Non ricordo altri, magari non ero in ascolto. Dall’ordine non ho avuto occasione di apprezzare posizioni su tecniche e indirizzi. Andremo al traino dell’Europa e della burocrazia come sempre mentre Israele annuncia milioni di vaccinazioni in un mese, negli USA i numeri a sei zeri sono di questi giorni, i russi vanno per i fatti loro e dei cinesi nemmeno parlarne.

Scusatemi questa premessa. Vorrei che qualcuno leggesse “il caso e la necessità” di J.Monod. Biologo e premio Nobel per la medicina nel 1965. Specialmente vorrei che lo leggessero coloro che, come il responsabile della infelice uscita al centro di questo articolo, fa un brutto servizio alla scienza. Non rimane altro a costoro che credere nella generazione spontanea.

Vi ringrazio per la pazienza, ora due parole sulla nostra attività divulgativa delle buone tecniche di gestione naturalizzata del cavallo.

Il piccolo piccolo mondo dei cavalli. Ad agosto 2020 Equicaere (Mauro Carugo e Chiara Itri) hanno organizzato per me un corso di dieci giorni centrato sui principali argomenti. Alimentazione, analisi del fieno esaustiva ed economica dove e come, pareggio dello zoccolo e spazi ovvero igiene. Il prossimo anno l’idea è quella di proporre più incontri brevi primaverili propedeutici ad uno conclusivo, magari un lungo fine settimana, a luglio o inizio agosto.

Se siete interessati chiamate o contattate Equicaere.

Un altro nostro obiettivo è riprendere e proseguire i corsi con Wendy Bryant.  Ne sono stati organizzati tre in tre anni. Alcuni allievi, tra essi la veterinaria Jennifer Keller hanno iniziato a mettere in pratica quanto appreso. Il desiderio è quello di consolidare e migliorare le conoscenze e far si che la tecnica non invasiva che è propria di Tomas Teskey VDM, di La Flure e molti altri negli USA sbarchi definitivamente. Le bocche dei nostri cavalli lo reclamano. Per le solite ragioni questo potrebbe aver luogo, ragionevolmente, in autunno quando tutti speriamo di avere più capacità organizzativa e libertà di movimento.

A tutti un saluto,

Franco Belmonte

dicembre 2020

La bocca del nostro cavallo – 2019

Gianfranco Soggia, Mauro Carugo ed altri

Immagini dal corso, riprese di G.Soggia

Un nuovo incontro farà seguito a quelli già avvenuti gli anni scorsi.

Wendy Bryant tornerà la seconda metà di ottobre per riprendere il programma didattico. Ad un ripasso seguiranno argomenti nuovi e maggiormente approfonditi, tecniche e dimostrazioni.

Ricordo al nuovo lettore di questo sito che Bryant appartiene alle scuole di Spencer e Fragale che escludono o  minimizzano l’utilizzo di sedativi grazie alla capacità di gestione ed approccio. Gli strumenti per il pareggio sono manuali. Senza rumore, vibrazioni, calore, stress e contenimento.

Il gruppo degli allievi è sostanzialmente già formato ma posti di auditore sono disponibili.

Contattate Mauro Carugo di Cerveteri, centro EQUICAERE, per informazioni:

carugomauro88@gmail.com

Attività 2017

La nostra attività.

Consultate periodicamente la pagina incontri ed il sito in genere per aggiornamenti e pubblicazione di articoli. Anche questa pagina viene aggiornata ad uso degli studenti che partecipano all’Apprentice Program, AHA.   Al punto 2 aggiungo via via nel calendario le letture ed esercizi pertinenti al capitolo del libro di testo.

1) Teramo, Faculty of Veterinary Medicine – “Hoof Care Theory” 

Nota del 17 gennaio 2017

Il convegno è stato rinviato per le ben note vicissitudini che affliggono la regione Abruzzo a venerdì 3 marzo.

Sono stato invitato ad organizzare per gli studenti di veterinaria del terzo anno e successivi un convegno sulla gestione del cavallo. Credo che il migliore investimento sia quello sui giovani. Anche per questo porto con me il fisico Leonardo de Curtis e la veterinaria Ilaria Arena. Spero che il dr. Cesare Ninassi riesca a venire allargando il campo dai cavalli ai bovini.
Trovate maggiori informazioni e la bella locandina degli studenti sul sito. Questo convegno non è aperto, se siete però veramente interessati posso farvi rientrare nel numero limitato degli invitati .

2) Web meetings and workshop ,  Apprentice Program, AHA

Questa serie di lezioni iniziata a novembre 2106 e continuazione di quelle degli anni precedenti si sta rivelando un buon successo. L’impegno dei partecipanti è costante, il livello già in crescita. Lezioni,chat room, compiti settimanali sollecitati in lingua inglese cui si aggiungeranno workshop ed altro. Il prossimo autunno gli studenti che saranno pronti affronteranno il lavoro per la certificazione iniziale della AHA. Libro di testo “Care and Rehabilitation of the Equine Foot, Pete Ramey”.  

La pratica. Le 5 uscite pratiche sono sicuramente sufficienti di numero per alcuni. Coloro che sono, perché io li ritengo, o si sentono indietro potranno trovare modo di colmare il gap pratico grazie ai tutor che, a seconda della zona e del caso, ritengo idonei. 

Una nota per i più distratti.  I tutor potranno recuperare spese di viaggio e soggiorno. Nei limiti che escludono il profitto ma nella consapevolezza, e spero gratitudine dello studente per le grandi spese e costi che il mio sistema gli evita pur avviandolo all’appartenenza alla associazione che gravita intorno al più conosciuto e apprezzato leader di questi anni. 

  • Programma del 2016, novembre e dicembre

Capitolo 3 e relazione, Hoof Care Theory

Capitolo 2 e relazione, The Feral Horse Foot

Capitolo 1, The Concept of the Good Foot, Inviata sintesi

Feste di Natale: inviato questionario di verifica n°1 e suggerite letture in lingua inglese da Khan Academy. Se non altrimenti specificato le letture che accompagnano i capitoli del libro di Ramey sono tratte dal sito Khan Academy. Letture del periodo: Scienze Naturali.  Evoluzione e  Selezione Naturale; Ecologia e andamento demografico; “Food chain and Food Web”;  Intro to Ecosystems.

  • Programma del 2017,  gennaio – dicembre

Gli incontri riprendono dopo le Feste l’11 gennaio e 18 gennaio con la correzione dei compiti e sintesi dei capitoli 4 e 5.  Di questi capitoli non è richiesta relazione.  Indicate nel periodo altre letture o video, propedeutiche alla continuazione del programma. I capitoli 1-5 descrivono le varie parti, tessuti e sistemi nello zoccolo, la teoria emodinamica di Bowker e l’importanza dello sviluppo della parte posteriore del piede nel puledro fino alla maturità. Le condizioni necessarie affinché questo avvenga.

25 gennaio, Cap. 7. Nutrition and the Hoof

letture: Biology, Macromolecules, (Carbohydrates, Lipids, Intro to proteins and ammino acids)

inviata immagine radiografica. sollecitato commento su fatti ed aspettative e descrizione del pareggio proposto con motivazione.

1 febbraio, Cap. 8. Carbohydrates in Pasture Plants: a Moving Target

letture: Types of energy
Energy and how it can change forms. Kinetic, potential, and chemical energy.

8 febbraio, Cap. 8. seconda parte

http://www.safergrass.org/articles.html ( consigliata lettura degli articoli maggiormente e direttamente riferiti alla gestione dei campi, raccolta del fieno e suoi nutrienti. Tipi di erbe, influenza della latitudine, temperatura, insolazione, concimazioni e irrigazione sul contenuto dei vari carboidrati).

letture. Ciclo del Carbonio, dell’Azoto, del Fosforo.

Inviato commento del capitolo 8 facendo riferimento alla personale esperienza di gestione dei campi.

15 febbraio, Cap. 9. Hay Analysis (relatore Michela Parduzzi, farmacista)

letture dalle pagine pubblicazioni ed assistenza del gruppo di laboratori Dairyone ed Equianilitycal (Ithaca,NY)

letture da questo sito, pagina letture sezione alimentazione.

22 febbraio,Cap. 10, Balancing the Diet (relatore Michela Parduzzi, farmacista)

letture, Metabolic Rate

la maggior parte degli incontri a seguire saranno diretti in alternativa  da Franco Belmonte o da Leonardo de Curtis ; la relazione settimanale dello studente deve comprendere sia i contenuti delle letture dal sito che del capitolo del libro. Coloro che non inviano relazione periodicamente sono considerati auditori.

1 marzo, Cap. 15, Trim Attitude

letture da questo sito, articolo “the barefoot trim of a herd…”e “il pareggio in pratica 1”, pagina letture sezione pareggio)

Attenzione! Divisione in prima e seconda parte dell’argomento del capitolo 16 Sole 

8 marzo, Cap. 16, Sole (prima parte)

letture, il pareggio in pratica 2

15 marzo, Cap. 16, Sole (seconda parte)

letture, pulizia dello zoccolo e prevenzione. Villate ed altro, Attrezzatura, strumenti. Commento fotografie zoccolo asino con particolare riferimento alla suola.

22 marzo, Cap.17, Frog

letture, il pareggio in pratica 3

su questo sito trovate un settore “Brollo Traduzioni” dove sono raccolte alcune traduzioni di Ramey ed altri autori. Cercate quella di volta in volta in volta pertinente al capitolo trattato. Nel caso del cap.17 frog management…

26 marzo fine settimana 1° uscita

località Spello (PG) – allevamento purosangue ed angloarabo + fattoria  con piccolo gruppo di asini

+ commento serale questionario n° 2 sulla alimentazione

+ se possibile la sera, sia venerdì che sabato dalle 21 alle 22.30, invierò link di collegamento agli assenti per seguire il commento sul questionario 2.

5 aprile, Cap. 18, Bars

letture, il pareggio in pratica 4

12 aprile, Cap. 19, Heel Height

letture, il pareggio in pratica 5, la parte posteriore dello zoccolo

19 aprile, Cap. 20, Hoof Wall 

letture, il pareggio in pratica 6, le flare e l’eventuale lavoro da sopra. 

aprile 2° uscita, 

con varie motivazioni è stato scelto il centro IHP. Arrivo a Montaione il 22 aprile, inizio attività ore 14.00 – Partenza martedì 25 ore 14.00 – per informazioni Marco Visigalli

+ la sera, ripresa teorica in aula capitoli 16-20

"italian horse protection" IHP, Tuscany. Trimmers, volunteers. April 2017

“italian horse protection” IHP, Tuscany. Trimmers, volunteers. April 2017

3 maggio, Cap. 22, Under Run Heel

letture, articoli “Gestione ed aspettative dopo la sferratura” e “Tempo al tempo..”, sezione pareggio.

10 maggio, Cap. 27, Hoof Protection (relatore Leonardo de Curtis, fisico)

letture, cura precoce dello zoccolo di L. de Curtis sul sito e di Teskey “Etica e Filosofia” che trovate in Letture. Man mano che la tecnica ci mostra la sua faccia così efficace non è male guardarsi indietro e riconsiderare la bellezza utile della semplicità.

17 maggio, Cap. 30, Donkeys and Mules (relatore Gianfranco Soggia)

letture dai bollettini di J. Jackson

21 maggio( fine settimana) 3° uscita,

+ commento serale questionario 3 sulla attività di pareggio

fine giugno (fine settimana lungo )  4°uscita

+ commento del protocollo di riabilitazione Ramey – Taylor

+ parassitologia, dimostrazione analisi quantitativa dei parassiti nelle feci; lettura articoli dal sito.

luglio e agosto, periodo per l’allenamento alla produzione di note al pareggio ed immagini di prova, in autonomia

+ + + … chi desidera per soddisfazione personale iniziare l’iter per la certificazione AHA (apprentice) dovrebbe leggere attentamente il sito americano e comprendere quali sono i contenuti che i valutatori si aspettano di trovare negli elaborati. L’elaborato non ci si aspetta venga realizzato secondo uno schema ma, pur contenendo almeno i minimi riguardo ad ogni parte, dovrebbe rispecchiare la personalità, aspettative e capacità specifiche del candidato. Cosa ci si aspetta è solo tracciato tuttavia dovrebbe essere sufficientemente chiare a chi ha frequentato con regolarità. E’ un bel vantaggio, di solito coloro che presentano la loro candidatura hanno studiato autonomamente e non hanno beneficiato dell”aiuto” di certified members. Lo stile infine è personale, le modalità infinite.   Durante l’anno ho fatto del mio meglio per costruire una mente logica e capacità di intervento mirato pratico relativamente alla manutenzione ordinaria e capacità di gestione generale. Commenteremo insieme il vostro lavoro di preparazione, note e fotografie estivo. La scelta successiva di continuare e raccogliere il materiale da inviare al valutatore appartiene a voi, ciò che scriverete e mostrerete ricade sotto la vostra unica responsabilità. Come sempre quando si tratta di esami.

Conclusione entro il 31 dicembre 2017. Vedi calendario. Il deposito nelle mani di MV è utilizzabile durante il mese di dicembre per le piccole spese associative e/o di valutazione AHA, eventuali resti o depositi non utilizzati da partecipanti auditori, partecipanti attivi ma non interessati alla AHA o respinti verranno utilizzati per l’attività didattica e divulgatrice del sito. Così come stabilito già ad inizio corso.

3 settembre, verifica Note! e Immagini!

le Note, a contenuto personale, inquadrano con dovizia di particolari la gestione complessiva e le motivazioni del trimmer. Il filmato oppure i filmati la capacità manuale, espressiva, intellettuale del candidato oltre alle sue specifiche abilità. L’inglese deve essere necessariamente semplice ma sintassi e grammatica buone.

4 settembre, inizio della produzione in autonomia del materiale per l’apprentice come da AHA program per coloro che sono positivi al punto precedente. Il mio giudizio non è limitante mentre quello positivo di incoraggiamento.  

Fine inserimento dati, fotografie e note previsto, 1 dicembre

1-31 dicembre, registrazione video per coloro ritenuti positivi dall’eval.committee allo step precedente.

La comunicazione dell’Ev.com. riguardo al materiale inviato (pareggi e questionario) arriva normalmente in due settimane ma può subire ritardo. Di conseguenza anche l’invio del filmato da parte dell’allievo potrebbe essere ritardato. La preparazione suggerisco di iniziarla comunque.

3) One long week end. Trim Practice. April-Summer ’17

Questa attività confluirà, questa primavera e estate, nelle altre. Sia che sappiate fare qualche cosa o meno potete affiancare altri come auditori o partecipanti. Consultate questo calendario. Come sempre coloro che lavorano professionalmente sono invitati a vedere come lavoro e cosa insegno.

4) 2017 NO Laminitis! Conference

look at web site ecirhorse.com

Il più interessante meeting internazionale del 2017. Biennale, questa volta in Arizona.
Parteciperanno sicuramente Bowker e Kellon. Quindi il cuore dell’advisor panel della American Hoof Association.
When: The weekend of October 27 – 29, 2017
Where: Tucson Hilton East, Tucson, AZ
Speakers: Drs Kellon and Bowker are confirmed.

5) Cesenatico 2017. La No laminitis Conference prevista per fine ottobre mi renderebbe più faticoso del solito organizzare il nostro incontro di Cesenatico. Incontro che il prossimo anno si terrà, slittando le date, se saranno gli studenti del corso web ad occuparsene. E’ possibile che venga organizzato a Cesenatico un seminario ed un tour pratico di alcuni giorni sul “pareggio” dei denti seguendo il metodo natural balance di Spencer La Flure. Periodo probabile settembre 2017. Per questo se interessati chiamatemi o inviate mail. 

6) La Conference AHA  si terrà probabilmente nel 2018.

7) Infine è disponibile dal 20 dicembre 2016 la edizione digitale, riveduta e corretta, del libro “Care and Rehabilitation of the Equine Foot” by Pete Ramey.  hoofrehabstore.com

8) Revisione pagine del sito. Rivedo gli articoli partendo dall’ultimo pubblicato. Se trovate  errori o avete suggerimenti da darmi chiamate, grazie.

E’ tutto o quasi per il 2017, consultate per aggiornamenti.

Franco Belmonte

Hoof Care Theory – Teramo

 3 marzo 2017)

University of Teramo – Italy ;  American Hoof Association

Faculty of Veterinary Medicine

Specifically intended for students, a limited number of veterinarians, farriers, trimmers from the outside world are welcome.

  • Hoof Care Theory as described in “Care and Rehabilitation of the Equine Foot”, Pete Ramey.
  • Hoof, parts and function.
  • From the Foal to Adult Horse.
  • Pathology due to movement restriction.

Refer to Franco Belmonte, Leonardo de Curtis, Ilaria Arena


La nota che riassume l’intervento di Franco Belmonte distribuita agli studenti

Il barefoot e la gestione naturalizzata del cavallo , la sua storia.                 

di Franco Belmonte, biologo

Ho deciso di raccontarvi prima di accennare a anatomia e fisiologia, per meglio orientarvi nello spazio e nel tempo, quello che faccio insieme ad altri, soprattutto anglosassoni. Con e per i cavalli e per l’uomo, naturalmente. E quello che succede “fuori dal paese”.

Durante i mitici anni 60 e 70, un gruppo di intellettuali era molto attivo nel denunciare le condizioni di vita degli animali negli zoo.
Chiedevano per i selvatici qualche cosa di meglio delle solite gabbie. Spazi dove potessero almeno muoversi, una minima separazione dai visitatori e la possibilità di vivere in gruppo con altri rappresentanti della loro specie.

Ai tempi la sensibilità era forse maggiore, la globalizzazione inesistente ed il primato del mondo occidentale ancora saldo, l’economia in crescita dopo la seconda guerra mondiale, i tempi meno stretti ed era possibile avere ed esprimere principi, non solo aspettative individuali.
Lo zoologo Desmond Morris, direttore dello zoo di Londra ed etologi allora molto conosciuti, premi Nobel per la la fisiologia e la medicina nel 1973 come Tinbergen (biologo), Lorenz (medico) e von Frisch (biologo) per citare solo alcuni, riuscirono direttamente o indirettamente a far si che le condizioni di vita di molti animali migliorassero.

All’università di Oxford una moltitudine di biologi tra cui lo stesso Morris e Dawkins conseguirono il dottorato di ricerca con Tinbergen. Alcuni genetisti, evoluzionisti come Dawkins ed etologi posero le basi che favorirono in seguito la organizzazione su base teorica delle scuole di equitazione naturale. Il loro lavoro non è molto conosciuto al di fuori della stretta cerchia dei biologi genetisti ed evoluzionisti. Solo alcuni libri particolarmente divulgativi di Lorenz sono stati tradotti in lingua italiana e questo ha determinato anche in molti laureati a causa della loro incapacità di analisi matematica la conoscenza di solo alcuni principi, anche essi spesso deformati. La genetica e persino il comportamento sono analizzabili compiutamente con l’ausilio della analisi matematica.

Torniamo alla gestione degli animali. In una decina di anni molti zoo del mondo occidentale furono completamente ristrutturati. Io stesso sono testimone di quella di Torino. Spesso furono le famiglie dei visitatori che decretarono il cambiamento, infatti il numero di coloro che visitavano gli zoo convenzionali o andavano ad assistere a spettacoli circensi dove venivano impiegati animali diminuì drasticamente. Da questa evoluzione del comportamento umano nella gestione animale i cavalli e gli asini rimasero esclusi.
I cavalli sono animali “domestici” non selvatici. E a differenza dei cani sono classificati animali da reddito. Purtroppo per loro “domestico” è un termine che identifica un animale capace di vivere in un ambiente fortemente antropizzato cui sono negate per ignoranza o calcolo le necessità di specie.
Se domestico significa adattato a vivere con l’uomo a che serve dare loro maggiore spazio di quello corrispondente ad una stanza o un’aia, la possibilità di alimentarsi da erbivori e con continuità invece che ad ore fisse? La definizione animale da reddito ne giustifica poi la cura limitatamente a quanto può tornare utile alla produzione.
Nel frattempo, mentre negli zoo gli animali selvatici venivano in parte affrancati dalle gabbie, la bestia da lavoro cavallo si era già avviata alla trasformazione, iniziata la meccanizzazione agricola, in attrezzo sportivo rimanendo nelle poste o transitando nel “box”. Questo ha peggiorato se possibile la vita dei cavalli.
Da lavoratori da impiegare quando necessario e da mettere a riposo ma tenere con cura tra un lavoro e l’altro si sono visti trasformare in attrezzi sportivi sempre a disposizione ma spesso trascurati. Mentre il lavoro si ripresenta come necessità puntuale con l’avvicendarsi delle stagioni, lo sport è una passione che come arriva se ne va.
La ferratura era parte integrante della preparazione al lavoro anche se non sempre ed a seconda dell’animale impiegato, asino cavallo o mulo.
I ferri erano “il male necessario” da togliere ogni volta che lavoro non ce ne era o la stagione era finita.
E semplicemente era sentito come normale considerare necessari i tempi di riposo dalla ferratura. L’animale sportivo, poiché sempre teoricamente a disposizione, non ne gode più.
Una parentesi più lunga di quella che sto per dedicare meriterebbe la bocca. Le redini dell’animale da lavoro erano spesso posate. L’uomo aveva da manovrare l’attrezzo trainato dal cavallo. Di conseguenza spesso l’animale era in capezza, senza imboccatura. E senza paraocchi perché doveva vedere bene dove mettere i piedi nel bosco o su sentieri esposti a differenza del cavallo della corriera lanciato su strada.
L’addestramento sovente era fine e la manovra mediata da richieste vocali. L’addestramento fine nulla altro era che il risultato del gran tempo passato ogni giorno con l’animale. Antonio Broglia, commissario tecnico della nazionale attacchi e figlio di contadini amava ripetere: – chi lavorava con i cavalli, contadino, trasportatore o boscaiolo che fosse, non aveva nessuno ma proprio nessuno con cui parlare tutto il giorno. I comandi vocali e il finissimo controllo erano il risultato delle molte ore passate insieme.
Questi cavalli da lavoro, vera risorsa per la famiglia, venivano lasciati liberi nei boschi o nelle zone aride e improduttive quando il lavoro scarseggiava per ridurre l’impegno giornaliero di pulizia delle stalle ed il costo di foraggiamento.
Se ne possono osservare ancora. Sulle prealpi bellunesi in alcune malghe mi è capitato di trovare in alcuni periodi dell’anno cavalli scalzi che sembrano sculture di Michelangelo forgiate dal lavoro ed in attesa di riprenderlo. Insomma non erano certo rose e fiori ma il cavallo del contadino per molti aspetti stava assai meglio di quello del signore e viceversa ed alla fine della sua pur breve intensa vita produttiva l’animale aveva spesso anche qualche cosa di buono da raccontare. L’immagine del bruto che percuote l’animale era meno comune di quella che oggi si nasconde dietro le gradinate per punire il cavallo con rapidi ed alternati strattoni dolorosi delle redini.

Tutto questo è finito con i centri ippici e i condomini per cavalli dove al box si alterna il tondino. E la domenica il viaggio per il concorso. O il box perpetuo. O i piccoli recinti sgangherati pieni di fango. Quando l’equitazione diventa uno sport per tutti, l’animale non è tra coloro che ne trae vantaggio. Quando è uno sport esclusivo, la selezione, il macello, l’allenamento duro ed il comportamento brutale dietro le quinte è anche più comune. Questo è sembrato il nuovo destino per i cavalli.
Se non che sempre più proprietari di cavalli e di asini non vedono il loro animale come la “bestia” da tenere chiusa in restrizione di movimento, da tirare fuori dal “box” come una motocicletta da corsa o da cross per fare un giro. A questi proprietari, la gestione ottusa è diventata stretta.

Perché?
Senza essere animalisti queste persone sono diventate consapevoli del maggior grado di benessere e di salute di cui possono godere gli animali governati con dignità e attenzione alle loro necessità di specie.
Vorrei rimarcare che non si tratta quasi mai di altruismo. Non dobbiamo aspettarci che l’altruismo faccia parte della nostra natura biologica. L’altruismo va infatti insegnato dai genitori o dagli insegnanti ai figli ed agli studenti come forma di comportamento utile a migliorare le condizioni di vita comune. Nel caso degli animali, assai più distanti geneticamente per il proprietario dell’umano più distante, anche il minimo altruismo non trova giustificazione nella salvaguardia istintiva di una pur piccolissima parte del proprio genoma. L’utile consiste nel minore dispendio di energie necessario al governo e nell’investimento sul futuro .

Come?
La pulizia e l’igiene insieme alla tecnica rendono possibile, economico e performante il piede scalzo.
Sufficiente spazio e libero movimento allontanano e riducono la possibilità di traumi derivanti dalla mancanza di riscaldamento prima dell’allenamento.
La alimentazione di solo fieno ed erba, riducono se non cancellano l’insorgere di patologie gravissime, prime fra tutte le coliche e la laminite, prima e seconda causa di morte del cavallo domestico.
Fioccati, laminati e concentrati sono infatti l’equivalente dell’uso in alimentazione umana di alimenti ad alto indice glicemico responsabili di disordine metabolico.

Chi?
Maniscalchi, biologi, veterinari, agronomi e ricercatori universitari hanno contribuito, ognuno grazie alle sue conoscenze a tracciare, riscoprire sarebbe più onesto scrivere, la strada della parziale naturalizzazione dell’ambiente del cavallo che quando praticata elimina sofferenze, è pratica ed economica, fa rimanere sound gli animali a lungo.

Quando?
Si è arrivati a questo indirettamente. Le tecniche e le conoscenze sono ottime, la diffusione lenta dopo l’esplosione dei primi anni. Al rallentamento ha contribuito la attuale involuzione della nostra società occidentale. Non poco il discredito derivante dalla presenza di individui e gruppi non sufficientemente preparati.
Constatata la vigoria e bellezza dei selvatici scalzi ci si è chiesti se fosse possibile ottenerla nei domestici. Si è cominciato a sferrarli ed a rendersi presto conto che lo zoccolo e la performance dei selvatici dipendevano soprattutto dall’ambiente, alias spazio, movimento, pulizia ed alimentazione. I cavalli che popolano ancora le praterie americane perdono le loro caratteristiche dopo poche settimane dalla cattura.

E’ così che maniscalchi hanno cambiato nome e messo a punto nuove tecniche perché le vecchie erano solo premessa per la creazione di un piano di appoggio del ferro. Biologi hanno osservato l’ambiente dei selvatici per riprodurne per quanto possibile le condizioni negli ambienti domestici. Agronomi hanno valutato le differenze nel contenuto di nutrienti fra ciò che che contiene la massa di cui si nutre il selvatico sano e ciò che viene proposto nella stalla al domestico pieno di problemi. Tecnici di laboratori americani specializzati nella analisi degli alimenti e ottimizzazione della dieta dei ruminanti per la produzione di carne, latte e derivati hanno creato dipartimenti specializzati per gli equidi. E ricevono campioni di fieno destinato a cavalli da tutto il mondo anglosassone, Australia, Sud Africa, Stati Uniti eccetera. Da qualche anno, grazie a Leonardo de Curtis (AHA) che per primo ha aperto la strada, anche dall’Italia. A prezzi e soprattutto con dettaglio di analisi dei nutrienti senza nessuna competizione possibile da parte dei laboratori italiani ed europei.
E’ nata la “gestione naturale”. Che vi invito a non dimenticare dovrebbe essere meglio chiamata “naturalizzata”. Con essa l’affrancamento dell’animale “da reddito” che non era stato possibile ai tempi dei biologi della generazione precedente alla mia.
La diffusione del sistema, costituito dall’insieme di ciò che è stato riscoperto del vecchio governo e delle nuove tecniche, è il primo obiettivo del movimento barefoot sano.
Le buone idee e propositi sono inutili se non vengono diffusi. Dalla home page della American Hoof Association: Certified Trimmers are available as clinicians; these experienced trimmers find education to be as important in their practice as is their work at the hoof. L’obiettivo del “barefoot movement”  è innanzitutto il benessere animale associato necessariamente alla gestione semplice ed economica e si realizza attraverso la partecipazione e capacità del proprietario. E’ il proprietario che passa la maggiore quantità di tempo con gli animali, nessun professionista può sostituirsi a lui nella osservazione e cura quotidiana.
Cura che non è affatto difficile fin quando la situazione non è deteriorata e si posseggono pochi elementari ma logici principi e capacità manuale.
Si tratta di abbandonare degli stereotipi come la ferratura, le fasce e le coperte, i concentrati, il box. O altri stereotipi come la convinzione che l’animale non possa essere mantenuto in controllo senza imboccatura. Si tratta di capire che l’erba non è “uguale” durante le stagione dell’anno e ridurre o sospendere il pascolo primaverile. E di tante altre semplici accortezze da sostituire a comportamenti omologati.
Semmai le difficoltà derivano dall’inerzia che ci caratterizza, dalla paura di cambiare, dalla resistenza pesante opposta da chi vive sugli animali nel tentativo di mantenere rendite di posizione che trovano alimento nella malattia. Nonostante ciò sono sempre di più gli animali che vivono scalzi, mangiano da erbivori, sono condotti in capezza e godono di ottima salute senza causare grattacapi al loro proprietario rappresentando al tempo stesso il migliore biglietto da visita del sistema barefoot di gestione. Capaci di far fronte ad ogni terreno ed impiego come vedrete nel cortometraggio che ho preparato per voi.

Se credete che il vostro cavallo abbia bisogno dei ferri per muoversi con disinvoltura mettetevi in discussione. E’ l’ambiente che dovete modificare.
Se credete che il vostro cavallo abbia bisogno di essere alimentato sempre e comunque con concentrati mettetevi in discussione. Non conoscete gli erbivori e le loro necessità. Se credete che il vostro cavallo o asino possa essere impiegato come tosaerba primaverile dovete veramente mettervi in discussione. La performance richiesta a cavalli senza ferri del passato era molto più dura di quella richiesta a qualsiasi cavallo sportivo di oggi. Il cavallo della statua dell’imperatore Marco Aurelio è scalzo, i romani non conoscevano la ferratura e ciò non ha impedito loro di conquistare l’Europa. Nel vallo Adriano, la più imponente fortificazione ed insediamento militare romano conservato fino ad oggi, non è stato trovato un solo ferro di cavallo. Nè ne parlano gli scrittori del tempo. I mongoli hanno devastato mezza Europa dopo avere fatto migliaia di km con i loro piccoli cavalli scalzi.
La ferratura nata nel Medio Evo e diffusa grazie alla siderurgia faceva fronte alle condizioni igieniche degradate delle stalle e alla necessità di maggiore offesa in battaglia.

Se non siete in condizione di trarre vantaggio da una di queste due miserabili situazioni il detto ottocentesco “la ferratura è un male necessario” vi resterà in mano come una paglia corta. Ma inutilmente. La tecnica ed i materiali insieme al comportamento umano si aggiornano.

Franco Belmonte vive a Trevignano R. E’ un biologo da anni impegnato didatticamente nella formazione di pareggiatori e operatori del settore con obiettivo finale l’indipendenza del proprietario nella cura dello zoccolo e alimentazione del cavallo. Fa parte della American Hoof Association, espressione di agronomi, veterinari, ex maniscalchi, ricercatori e docenti universitari. Lui stesso collabora con facoltà di veterinaria ed è autore di pubblicazioni ad argomento podologico e di scienza dell’alimentazione su riviste specializzate nordamericane.

Sito blog : bitlessandbarefoot-studio.org


Franco Belmonte

Franco Belmonte

Teramo 3-3-'17

Teramo 3-3-’17

Leonardo de Curtis

Leonardo de Curtis

Giorgio Celani

Giorgio Celani

Ilaria Arena, Lucio Petrizzi

Ilaria Arena, Lucio Petrizzi

Webinars 2016-17

Welcome english reader.

I am very glad to inform you that the next Wednesday, november 18, a new serie will begin. Not so many attendants. More strict rules. Mandatory to attend every week. Practical classes along the winter and spring every two months. As always no expenses for young till age 21. A good line, internet signal, is necessary. The provider is zoom.us. Meetings start at 21.00 europe central time every Wednesday. A calendar will be available to the student every month for the next one. Period of activity november-june. Target is to help possible italian “apprentice trimmers” through a real solid base. To know rules, cost (saving of the due that is necessary for the application to the AHA and to attend theory webinars and practice seminars) and more contact me.

Franco Belmonte (dr.francobelmonte@gmail.com)

Di seguito copia di parte della lettera ai partecipanti della serie web ’16-’17. Le informazioni sono utili anche a coloro che volessero saltare sul treno in partenza. Ulteriori su richiesta.

Buongiorno,

venerdì 18 novembre inizia il corso per ll quale avete dimostrato interesse. Avete ricevuto informazioni e ne avete sicuramente parlato fra voi.
Alle ore 20.50 riceverete link di accesso. Vi darò il primo argomento di lettura e faremo il punto. Si tratterà di una serata interlocutoria e di presentazione nonchè prova di accesso e verifica di zoom.us.

Quale è la differenza fra quest’anno e gli anni precedenti. Non la serietà di impegno da parte mia.

Abbiamo trattato con una certa completezza per esempio l’argomento alimentazione lo scorso inverno. Chi ha voluto ha potuto approfondire grazie ai link ed allegati che via via inviavo. Tutto l’insieme è sempre dedicato al proprietario di cavalli, ed asini, che è stato negli anni il mio vero e proprio target.
Senza il proprietario, in larga misura autonomo perchè consapevole e capace, economicamente e tecnicamente di assicurare una buona gestione, non c’è possibilità di benessere animale.

Tra questi proprietari negli anni si sono selezionate alcune persone che hanno raggiunto in parte questa autonomia. Autonomia, ovvero conoscenza, che se da un lato riesce ad essere di esempio e aiuto per altri non è tale da consentire loro di inserirsi e dialogare a buon livello in ogni ambiente. In specie dove si trova opposizione preconcetta.
Mentre ai primi corrisponde grosso modo la figura che la AHA chiama “apprentice trimmer” i secondi vengono riuniti con l’appellativo di “certified”.
Si tratta solo di nomenclatura utile a identificare figure, aspettative e funzioni.

Apprentice per la American Hoof Association è uno step, quello che riconosce la capacità di intervento sullo zoccolo adeguato alla circostanza, al terreno, alla attività, alla condizione. L’equivalente del “pareggiatore”. Con la preparazione solida che ogni proprietario autonomo dovrebbe avere per il suo cavallo e per aiutare con cognizione di causa il vicino….

Nota
(Senza la capacità di individuare le carenze ambientali ed igieniche, e questo presuppone conoscenza, le capacità di intervento sono limitate.
Poco etico e fallimentare è il comportamento del professionista che, per inerzia o interesse, tace sulle misere condizioni del paziente. Siano esse la ferratura, la restrizione del movimento e altro. Questo professionista può appellarsi eventualmente come tecnico non certo medico. Il medico o l’operatore comunque coinvolto ha come obiettivo la salute e benessere animale od umano che sia. Questa la premessa. Se non è possibile cambiare il mondo intorno a noi possiamo almeno dimostrare dissenso per ciò che sappiamo bene essere sconveniente ed argomentare. Per argomentare ed avere la possibilità di vittoria bisogna essere superiori).

…Ora, dopo essermi dedicato per tanti anni a quel che comunque resta il mio obiettivo, il proprietario, desidero concentrarmi su un gruppo che almeno nelle intenzioni raggiunga il livello di “certified” nella AHA. Gente capace di lavorare e nello stesso tempo scrivere e fare diffusione dei principi e teoria del barefoot. Lavorare ed avere un reddito se lo desidera, ma capace di insegnare come atto dovuto nei confronti degli animali e proprio investimento.

Come. Procedendo per gradi e in considerazione del tempo che ognuno ha a disposizione desidero impostare la preparazione già in vista di questo. Non futuri manovali della raspa ma hoof care provider o meglio “operatori per l’igiene veterinaria rivolta al solo benessere animale”.
Senza ignorare la necessità dei manovali della raspa, quando pensanti e non è purtroppo il caso della maggioranza, c’è bisogno di altro. Durante quest’inverno leggerete, e sarò a disposizione per le necessarie verifiche, “care and rehabilitation of the equine foot” di Pete Ramey, e dovrete studiare con grande attenzione le cassette audiovisive “under the horse”. Faremo anche in modo di incontrarci più volte ( con tutta la mia collaborazione in volontà e tempo per venire incontro alle necessità di spostamento ) per lavorare praticamente sullo zoccolo.
Durante l’estate affinerete il gesto tecnico per raccogliere i frutti a fine estate e il materiale da sottoporre all’evaluation committee della AHA per ricevere la qualifica di apprentice. Serio fondamento per il passo successivo di certificazione. Ribadisco quel che ho sempre sostenuto e scritto, sono tiepido nei confronti delle certificazioni. Credo nei titoli statali, nell’educazione pubblica. La American Hoof Association rappresenta una eccezione non venendosi mai a creare conflitti di interesse. Nessuna certificazione è venduta a migliaia di euro a persone che per il solo fatto di far guadagnare qualcuno si vede costretto poi a riconoscerlo. La American Hoof Association valuta il materiale inviato dall’applicante. La AHA è una associazione professionale non una scuola. Il mio obiettivo è quello di dotare l’applicante degli strumenti intellettuali necessari a far parte di un gruppo forte, orientato, costituito dal più conosciuto e stimato divulgatore anglosassone. Sono un divulgatore io stesso e vorrei che altri si affiancassero a me ed a Leonardo de Curtis.

Nessuno vi obbliga a questo ma dovrebbe essere una soddisfazione per tutti. Un trampolino per il passo successivo ed un maggiore impegno intellettuale.
Aprite il mio sito web e cercate nella sezione letture l’articolo sulla preparazione e biblioteca del pareggiatore. Sono indicati i maggiori testi e fra essi contrassegnati con tre stelle quelli di irrinunciabile studio.

Una parola a parte merita la conoscenza elementare della lingua inglese. Questo inverno può essere, come ha detto Leonardo deCurtis a Cesenatico, una occasione per scrollarsi da dosso il grave handicap di non sapere almeno leggere. Piano piano, grazie all’impegno individuale ed all’aiuto indispensabile di compagni, leggerete con sempre maggiore disinvoltura. Minore la vostra capacità maggiore il vostro sforzo iniziale. Non abbattetevi. Siete nella condizione di chi finito il classico si iscrive ad ingegneria o ad un corso di laurea della facoltà di scienze. se il vostro target è serio ricorrrete ai compagni di corso, ai figli ed a goggle traduttore. Ed a me.

Nelle precedenti informazioni che vi ha inviato Marco Visigalli sono specificate le spese di corso. Spese che non prevedono un guadagno da parte mia. Non mi interessa né ne ho bisogno.
80 euro – Per la piattaforma web e il sito.
250 euro – Di accantonamento spese di valutazione e associazione AHA.
120 Acquisto materiale didattico. ( il libro viene venduto a 80 euro più spese di spedizione e tasse. I libri ed il materiale didattico, dal governo Letta o Monti in poi mi pare, non sono più esentati da tassa di importazione o comunque favoriti )

Dovreste avere già valutato tutto ciò in queste settimane. Potete dividere la somma in questo modo e tempi.
– 80 euro da inviare entro martedì 15 novembre.

– 120 euro da inviare entro martedì 15 novembre.

– 250 euro da inviare entro la fine del mese di novembre. Annalisa Ferri VDM è tesoriere del gruppo. Questi denari accantonati per l’associazioneAHA in caso di abbandono, non desiderio di associazione AHA, rimarranno al sottoscritto per spese di aggiornamento e sito nonché per aiuto ai giovani studenti. Questo piccolo accantonamento è utile a selezionare inizialmente partecipanti di serio impegno.

Cari saluti,
Franco

newsletter autunno 2016

Newsletter autunno 2016

-Cesenatico 2016
-Web 2016-17
-Nuovi articoli e sezioni sul sito, Alex Brollo
-AHA
Cari amici di bittlessandbarefoot-studio abbiamo fatto il pieno di sole e caldo e spero che i vostri fienili siano altrettanto colmi di fieno.
Manca un mese all’appuntamento autunnale di Cesenatico.
Insieme agli altri relatori ed alla direzione dell’albergo che dovrebbe ospitarci necessito delle vostre prenotazioni per definire l’organizzazione dell’evento.
Vi invito quindi a rivisitare la pagina dedicata a Cesenatico 2016 sul sito ed a mettervi in contatto con Katia Sandri via telefono o email.
Vi chiediamo cortesemente di farlo se veramente interessati entro domenica 9 ottobre.
L’argomento di questo anno è uno dei più centrali nella vita dei nostri animali. La laminite è infatti la seconda causa di morte dopo la colica. Ancora oggi riconosciuta spesso solo nel suo breve momento di fase acuta, rimane poi trascurata. Nonostante le cause siano descritte ormai con sufficiente chiarezza sui testi più conosciuti e riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale i rimedi adottati non sono quasi mai logici e pertinenti.
E’ un fatto che i cavalli barefoot, pareggiati con sufficiente tecnica ed alimentati semplicemente con fieno di prato stabile di buona qualità sono esenti ed al tempo capaci di ottime prestazioni sul lungo periodo.
Ferrature precoci o severe, scarsa consapevolezza nella elaborazione della dieta, l’utilizzo inappropriato del foraggio di leguminose, la limitazione del movimento, addestramenti e allenamenti sconsiderati determinano invece il degrado del sistema sia fisico che mentale predisponendo alla laminite.
Da sabato pomeriggio a lunedì mattina questo sarà l’argomento delle relazioni.
Individuare, conoscere, per potere correggere efficacemente la gestione e prevenire il disordine metabolico che esiterebbe in segni dolorosi ed effetti invalidanti nei nostri cavalli.
Prescrivere o sapere descrivere e consigliare la corretta gestione accompagnata alla tecnica di pareggio di Pete Ramey immediatamente al manifestarsi dei segni negli animali di clienti o conoscenti che chiedono ed accettano il nostro aiuto.

A Cesenatico avremo modo, eventualmente, di dedicare qualche tempo alla programmazione della attività didattica invernale utile alla formazione del pareggiatore, o più in generale alla figura che chiamo ”operatore per l’igiene veterinaria finalizzata al benessere animale”.
Non solo podologia nella didattica quindi. Alimentazione, bocca ed imboccature. Sia pure lentamente il senso di inadeguatezza nei confronti delle imboccature si sta facendo strada arrancando dietro al piede scalzo. Ne è una prova l’adeguamento editoriale di The Horse’s Hoof.
Se in passato l’impegno nella diffusione di tecniche alternative alla ferratura doveva essere quasi totale oggi a quanto pare ci sono margini di libertà e tempo maggiori oppure ci si rende meglio conto del fatto che ferratura e imboccature fanno parte di un sistema chiuso dal quale si esce, se il fine è il benessere animale, del tutto o per nulla.

La scorsa primavera ho inserito nel sito nella pagina letture, sezione pareggio, degli articoli sulla pratica del pareggio dettagliati. Mancavano. Quest’inverno è mia intenzione continuare la serie focalizzando su aspetti e casi specifici. Anche su di essi sarebbe utile un ritorno da parte del lettore.
Una nuova pagina è dedicata invece alle traduzioni di Alex Brollo risalenti al 2005-2006. Il sito Brollo traduzioni è stato chiuso, almeno parte dei contenuti trova ora posto sul mio. Una tale massa di informazioni e di lavoro non poteva andare perduta. Ringrazio Alex per avere scelto di affidarmela. Ancora altre traduzioni di articoli e siti storici verranno aggiunte prossimamente.

Infine ancora auguri e complimenti a Gianluca Balzani e Roberto Fabbri che sono recentemente entrati a far parte della famiglia American Hoof Association. Alla prossima Conferenza della AHA avremo una rappresentanza europea maggiore.

Cari saluti,

Franco Belmonte

Settimana Pratica 2016

La Settimana Pratica 2016 riguarda il pareggio di manutenzione di cavalli e asini.

Ci troviamo sabato 30 luglio alle ore 15 al centro EquiCaere di Cerveteri (Roma). Ci trasferiremo dal 30 al 5 agosto di posto in posto per il pareggio di cavalli in diverse situazioni. Dal 30 luglio al 2 agosto mattina rimaniamo a Cerveteri, il 3 agosto mattina ci trasferiamo nella zona di Assisi. Venerdì 5 agosto chiudiamo alle ore 16.30

Per il soggiorno nel Lazio chiamate Mauro Carugo al numero 328 1539054, per L’Umbria chiamate l’albergo “Il Portonaccio” di Spello.

Ogni cavallo sarà commentato. Oggi partecipante procederà gradualmente durante la settimana nel pareggio al fine di raggiungere un buon grado di autonomia. Di ogni pareggio verrà compilata una scheda con osservazioni, misure, aspettative.

E’ necessario dotarsi dell’attrezzatura elementare, guanti, pantaloni e scarpe robuste, nettapiedi, spazzola, metro . Macchina fotografica, pennetta di memoria per conservare le immagini.

Accessori desiderabili una capezza Parelli e corda di guida da 3.70.               La raspa ed un semplice coltello li trovate da me se non li possedete.

Tenaglia e treppiede se li avete portateli ma non sono strettamente necessari.

La settimana è utile sia al proprietario che desidera giustamente rendersi autonomo che a  chi desidera fare propri i meccanismi mentali utili a scrivere le note di accompagnamento al pareggio ed in seguito magari confrontarsi con la American Hoof Association e conseguire la qualifica di “apprentice”.

Ogni giornata è propedeutica alla successiva e la frequenza deve essere ininterrotta e costante. La lettura o rilettura degli articoli che si trovano nella parte pareggio della sezione letture è d’obbligo insieme alla lettura integrale della sezione “studio di zoccoli” e del “protocollo di riabilitazione Ramey” che trovate nella sezione AHA. La partecipazione sottintende questo impegno.

Ci occuperemo solo di zoccoli di asini e di cavalli. Non di addestramento. Tuttavia la semplice osservazione del cavallo in movimento in linea retta ed all’interno di un tondino deve precedere e seguire qualsiasi operazione di mascalcia. Muovere un cavallo avanti e indietro, saperlo arrestare, farlo procedere lungo una recinzione sia rettilinea che in curva è necessario. L’osservazione è altrimenti impossibile se non in branco ed avendo a disposizione tempo. Questo farà parte del nostro programma e la capacità si svilupperà ogni giorno di pari passo con quella manuale di pareggio. Una capacità reale che prescinde dall’utilizzo di qualsiasi accessorio costrittivo o di impedimento della libera espressione dell’animale quale è ad esempio l’imboccatura sempre e comunque.

Qualsiasi informazione e dettaglio su spostamenti, località, soggiorno, eccetera, per telefono o via mail. (pagina contatti).