Dr. Cook bitless bridle/Capezza del dr. Cook

The horse – Agosto 2011

Versione in italiano

Is Your Horse’s Bit Harmful to His Mouth?

When behavioral problems arise with riding horses, owners undoubtedly will search for solutions. But many horse owners don’t think to look their horse in the mouth for an answer. According to recent study results, the bit could be the cause of more behavioral problems and ailments than many owners currently recognize. W. Robert Cook, FRCVS, PhD, completed a study recently in which he compared 66 domestic horse skulls and 12 wild horse skulls in four U.S. Natural History Museum collections for differences in structure near the point where the bit contacts the skull.A five-point grading scale was used to document bit-induced bone spurs on the bars of the mouth (grade 1 being normal and grade 5 the most abnormal). Bone spurs are outgrowths on the bars of the mouth, akin to splints on the cannon bone. The first cheek teeth in the lower jaw are the first to be damaged due to their close proximity to the bit, so the frequency of dental damage was based on these.

Key findings of the study included:

  • 62% of the domestic horse skulls had bone spurs on the bars of the mouth;
  • 61% of the domestic horse skulls exhibited erosion of the first lower cheek tooth;
  • 88% of the domestic horse skulls showed evidence of either bone or dental damage;
  • As the grade of bone spur formation increased from 1 to 5, so did the frequency of dental damage; and
  • No bone spurs or dental damage was found in any of the 12 wild horses skulls.

Cook suggests that if behavioral problems arise in riding horses, owners and trainers should consider the bit as a cause along with other possibilities. He added that a veterinarian or equine dentist can check for evidence of bit damage in a horse’s mouth.

Enjoy a fascinating compilation of real-life questions from owners regarding problems they’ve encountered with their horses with answers supplied by renowned equine behaviorist Sue McDonnell, PhD in Understanding Your Horse’s Behavior.

Cook, who developed and patented the crossunder Bitless Bridle, noted, “There is a simple way for an owner to find out whether any particular behavioral problem (could be) caused by the bit: Try a nonbitted bridle and see if the horse’s behavior improves.”

The study, “Damage by the bit to the equine interdental space and second lower premolar,” was published in February 2011 in Equine Veterinary Education. The article can be viewed online.

Note by bitlessandbarefoot-studio :  do not wait a damage to the mouth of your horse become visible. Try a non bit bridle. For a visualization of the damage induced by the bit. This is a page by Susan Duckworth web site. A study of Nevzorov at the university of S.Petersburg is reported.


 

L’imboccatura è dannosa per la bocca del vostro cavallo?

Se riscontrate problemi di comportamento andando a cavallo cercate indubbiamente di risolvere il problema. Purtroppo la maggior parte dei proprietari di cavalli non pensano alla bocca del loro cavallo cercando la soluzione. Recenti studi riconoscono nell’imboccatura la causa di molti problemi comportamentali. Il dr. Robert Cook, ha completato uno studio nel quale compara 66 crani di cavallo domestico e 12 di mustang appartenenti a quattro musei di storia naturale. La osservazione ha riguardato il o i punti dove l’imboccatura è a stretto contatto con l’osso. Cook ha utilizzato una scala di cinque gradi per valutare le deformazioni sulle barre della bocca indotte dall’imboccatura (dal grado 1, normale conformazione al grado 5, peggior danno) Sulle barre compaiono delle formazioni ossee, speroni. I primi molari della arcata inferiore sono i  primi ad essere danneggiati causa la loro prossimità all’imboccatura e rappresentano un indicatore della sofferenza e danno indotti.

I risultati statisticamente eclatanti sono i seguenti:

  • 62% dei crani di cavalli domestici presentano speroni ossei sulle barre
  • 61% dei crani di cavalli domestici mostrano erosione del primo molare dell’arcata inferiore
  • 88% dei cavalli domestici dimostra danni ossei o ai denti
  • La frequenza del danno dentale e la  deformazione indotta sulle barre sono direttamente proporzionali. Tanto maggiore uno tanto maggiore l’altra.
  • Nessun danno dentale o alle barre è dimostrato nei crani di mustang.

Cook suggerisce che in caso di problemi comportamentali sia il proprietario che l’istruttore dovrebbero considerare l’imboccatura come una causa possibile e che un veterinario o un dentista possono in ogni caso verificare l’evidenza del danno indotto nella bocca dalle imboccature. Una ottima sequenza di domande risposte  sul tema è disponibile in Understanding Your Horse’s Behavior. Il dr. Cook che ha sviluppato la briglia senza imboccatura a comandi incrociati sotto il mento è solito sottolineare: Vi è un semplicissimo modo per verificare se l’imboccatura è noiosa, molesta, dolorosa per il vostro cavallo e fonte di problemi comportamentali, toglierla e utilizzare una qualsiasi capezza priva di imboccatura.

Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Equine Veterinary Education, febbraio 2011. L’articolo può essere letto online.

Nota di bitlessandbarefoot-studio: perchè attendere che danni si manifestino quando potete provare molto semplicemente ad eliminare l’imboccatura, qualsiasi imboccatura? Per una visualizzazione dei danni indotti dall’imboccatura  cliccate qui: pagina appartenente al sito della nostra amica Susan Duckworth, descrive un esperimento condotto da Nevzorov all’università di S.Pietroburgo.

Ad una osservazione tipo sulla bitless di Cook una risposta da parte di Lucilla. Una chiacchierata tra amiche.Si tratta ormai di qualche anno fa, ma la conversazione é ancora attuale.
Lucilla: La mia è una risposta ad Anke che mi invitava alla fiera di Verona. Io le dicevo che sono indecisa, che avrei sì voglia di vedere tanti cavalli, ma alcuni aspetti di questo mondo mi disgustano. Ho così accennato al problema delle imboccature ma Anke mi ha risposto con la solita, noiosissima solfa, della giusta misura, cioè che l’imboccatura non è dannosa di per sé ma è dannosa in mano a chi non la sa usare e che alcune bitless sono ugualmente strumenti di tortura. Ecco allora la mia risposta:

“Cara Anke,
le questioni che tu poni sono interessantissime ma lunghe da trattare per mail.
Fammi sgombrare però il campo da un malinteso di fondo: quando parlo di bitless, non parlo certo di hackmore e side pull magari ‘impreziositi’ da metallo o da qualche bella leva, o di quella a cui ti riferisci tu, che credo sia addirittura la serreta spagnola! Intendo ben altro e in generale ritengo che qualsiasi strumento che impedisce la corretta respirazione del cavallo esercitando una stretta sul naso e di conseguenza un dolore con inserti ad esempio metallici, è da rifiutarsi esattamente come le imboccature.
Per quello che riguarda “l’uso corretto” delle imboccature, mi limito a dirti questo: la famosa ‘mano leggera’ è davvero un mito, perché, anche ad averla (e quanti onestamente puoi dire che ce l’hanno?!) il ferro in bocca, come ampiamente dimostrato, crea nel cavallo ‘un’aspettativa del dolore’. Per intenderci, è come se uno ti seguisse da dietro con un bastone e tu dovessi camminare aspettandoti prima o poi una bastonata. Magari poi la bastonata non arriverà ma, se l’hai provata una volta, dubito che quella che andrai a fare sarà una passeggiata serena! E non vengano a dirmi che non ci è mai capitato che ad esempio il cavallo inciampando ci abbia costretti ad attaccarci e strappare in bocca: questo è dolore. Involontario, in buona fede quanto vuoi, ma per il cavallo è solo dolore, della buona fede lui se ne sbatte! Chiarissimo è il caso dei cavalli da scuola in mano a principianti pieni di tanta buona volontà e di onesta passione per i cavalli.
Per darti una prima idea, seppure sommaria, ti rimando ad un video su youtube: digita ‘The dark side of equestrian world’. Quando l’ho guardato la prima volta, la cosa che mi ha fatto riflettere è stata che in quel video potevamo esserci tranquillamente anche io e Cristal! E certo io non sono esattamente una che aveva la ‘mano pesante’! Eppure quando siamo in sella, nel video questo è particolarmente chiaro, è impossibile rendersi conto di quello che succede ‘là sotto’, a meno che non ci siano reazioni forti di rifiuto del cavallo.
Se poi mi vengono a dire, e credi mi succede: “Ma sai anche con la bitless bridle è questione di mano…” allora son disposta a montarla personalmente sulla testa di chi lo dice oppure posso fargli provare una bella bastonata con un bastone di gomma e uno di ferro e poi ne riparliamo!! In generale ho comunque verificato che chi dice queste cose, alla mia domanda: ‘Ma tu hai mai provato o visto una bitless bridle?’, la risposta è immancabilmente ‘No!’.
Per i gravi danni strettamente fisici delle imboccature ti rimando su google a “bitless bridle italia” e in generale ai lavori del dott. Robert Cook e all’ampia bibliografia scientifico-veterinaria lì riportata. La bitless è pensata con un sistema di incroci che non possono mai stringere il naso del cavallo. Leggi attentamente, se ti va, la sezione del sito dedicata a “Paura dell’imboccatura” così diventa più chiaro anche quello che intendo. Il dott.Cook è un veterinario.
Se poi trovi che il sito è interessante ma ti viene il dubbio, come è venuto a me, che però i lavori di precisione da sella non si possono fare con una capezza così, vai a vedere sempre su youtube ‘a barozzi il cavallo senza imboccatura’. Alberto Barozzi è amico di Franco e lo puoi trovare anche su ‘www.bitlessandbarefoot-studio.com’ che è appunto il loro sito.(Ormai .com é un contenitore vuoto sostituito nel 2013 da .org, questo sito che stai consultando. Nota di giugno 2014)
L’altro dubbio giusto è: ma se il cavallo mi prende la mano quando sono fuori come faccio a fermarlo? E qui si torna al discorso di prima: il dolore e la paura che l’imboccatura crea, non sono buoni alleati in queste situazioni, perché creano un circolo vizioso: Il cavallo si spaventa ed è nella sua natura tentare di scappare, noi allora cerchiamo ovviamente di fermarlo tirandolo per la bocca, creiamo così dolore e quindi più paura, il cavallo perciò cerca di scappare con più disperazione, stavolta però anche dal dolore che noi gli creiamo! La bitless bridle è comunque efficace, perché un cavallo in fuga lo fermi solo con la flessione laterale, mettendolo in circolo per capirci, sennò non lo fermi neanche se in bocca gli metti la dinamite.
Adesso, intendiamoci, io non ti voglio dire che la bitless bridle è la panacea di tutti i mali, perché, e questo potresti insegnarlo tu a me, il rapporto di reciproca, e bada bene, ho detto ‘reciproca’, fiducia con il cavallo si crea innanzitutto da terra con pazienza e silenzio, affrontando per prime le nostre di paure, per le quali il cavallo davvero non ha colpa. Non sono tra l’altro un’agente commerciale del dottor Cook, insomma non sto qua a vendere le Bitless bridle, perciò o bitless bridle o capezza Parelli o testiera Anke o testiera Lucilla o magari niente, per me non fa differenza. In generale, il principio è questo: se Cristal fuori si spaventa e scappa, spero che non si trovi costretta a scappare anche da me. E ancora: se le stesse cose che faccio, le posso fare senza avvalermi di strumenti che creano ansia, danni e potenziale dolore al cavallo, perché mai non dovrei?!
Detto questo, poi, il rischio zero non esiste e chi lo vuole se ne dovrebbe stare a casa in poltrona e non relazionarsi con un altro essere vivente, sia esso cavallo, cane o uomo! Comunque sulla questione delle imboccature presto o tardi organizzerò un incontro teorico e pratico, perché giustamente non tutti hanno tanto tempo per mettersi a studiare tutti questi materiali spesso neanche troppo semplici.
Insomma, Anke, io lo so che è faticoso, almeno per me lo è stato tantissimo (come sai, volevo addirittura chiudere per sempre con i cavalli), rimettere in discussione tutto quello in cui abbiamo creduto, ripensare a quello che in assoluta buona fede abbiamo fatto e facciamo. Ma se l’uomo è uscito un tempo dalle caverne è perché gli deve essere venuta voglia di guardare oltre le certezze tramandate dai nonni o no? E per fortuna esiste un’altra via, più umana stavolta, per i cavalli, ma, ti dirò, … soprattutto per noi!

Un altro articolo sulle imboccature scritto dal dr. Cook è pubblicato su questa pagina letture:
https://www.bitlessandbarefoot-studio.org/dr-cook/

Questo articolo è stato pubblicato in Imboccatura, Letture il da .

Informazioni su Franco Belmonte

Born 1952. Degree in Biological Sciences University of Genova, Italy. Researcher, CNR of Italy 1977-'80 (neurochemistry) then various task related to biology till now. Active Member and Certified Trimmer of the American Hoof Association. Didactic activity: equine podiatry and nutrition. Area of interest: evolution and physiology. Airline pilot and flight instructor for living 1981-2002.