Tomas Teskey, etica e filosofia

Dal numero 54, primavera, di “The Horse’s Hoof. Per concessione dell’autore o meglio per amicizia e grazie alla bella traduzione di Fabrizio Gennenzi.

Franco ecco la traduzione di Tomas Teskey, in effetti è ben difficile. E’ sempre bello trovare le proprie parole nella bocca di altri, da la vaga sicurezza di non dire troppe fesserie… sorprende sempre l’uso di stesse parole, coniate per cercare di dar forma a sensazioni, utilizzate da altri

Fabrizio Gennenzi

2014: tempo di entrare in connessione – l’intuito di un uomo che ascolta i cavalli
di Tomas Teskey, veterinario

Approccio questa conversazione senza una mia idea personale, piuttosto seguendo i suggerimenti dati dai cavalli. Amici e familiari sono rimasti scioccati la prima volta che hanno seguito uno dei miei seminari: “Ti ho sempre visto tranquillo e riservato, per tutta la tua vita, ma vederti parlare di cavalli e lavorare su di loro è qualcosa di totalmente differente.”

Uno dei primi consigli che ricevetti alla scuola di veterinaria fu quello che mi diede uno dei veterinari del posto, nel recinto dei bovini: “prenditi qualche minuto e osserva soltanto”. Così restammo tutti immobili ad osservare tentando poi di tradurre in parole ciò che avevamo visto negli animali. Poi dovemmo sottoporre le sfortunate creature a ogni tipo di valutazione, misurazione, considerazione fossimo in grado di fare, sia con le mani che con svariati altri strumenti.

Ed è questo l’approccio che preferisco: osservare e ascoltare. Gli animali informano il loro ambiente su ciò che E’. Faremmo meglio a renderci conto che tutto ciò che desideriamo o abbiamo bisogno di conoscere di una cosa è in quella cosa stessa. E allora è davvero bello rilassarsi e aver fiducia: per conoscere i cavalli tutto ciò che ci serve è ascoltarli.

Sono stato un pessimo ascoltatore per quasi tutta la vita. Questo come risultato di alcune relazioni e circostanze passate, e emergeva da quel che raccontavo. Ho scelto di aprire un nuovo capitolo adesso, uno in cui tengo in considerazione ogni cosa intorno a me, in cui confido che il mondo mi fornisca ciò di cui ho bisogno, in cui sono in armonia e flessibile, in grado di comprendere le cose.
Tutti gli animali, specialmente le persone che ascoltano i cavalli, mi hanno suggerito relazioni che mi hanno aiutato a mettere in connessione, fare qualche respiro profondo e guardarmi intorno, accettando il dono della consapevolezza di ciò che E’. Questa consapevolezza è una semplice, nitida, preziosa sensazione. Priva di giudizio, intimamente connessa con il tutto, mi aiuta a trovare queste parole adesso, in questo eccitante Anno del Cavallo.

Molti di noi negli anni hanno cercato di sviluppare teorie su come funzionano le cose, perchè funzionano in quel modo, su cosa possiamo fare perchè funzionino nel modo che noi vorremmo. Le teorie sono sempre il modello di come una cosa funziona, enormemente semplificato rispetto alla realtà. Spesso confondiamo la teoria con la realtà perchè ci piace pensare che siamo intelligenti e conosciamo le cose. Questo cammina di pari passo con l’essere un cattivo ascoltatore. Le teorie sono utili e sempre modificabili, ma dopo di uno di quei respiri profondi e guardandoci intorno oggi ci si può chiedere: quanto modificabili? Ci aggrappiamo testardamente a tradizioni che causano dolore a noi stessi e al nostro mondo. C’è una grande sofferenza nei nostri animali, nel nostro ambiente, in noi.

Imparando a percepire di più, in quest’Anno del Cavallo, possiamo temere meno l’ignoranza e confidare in una maggiore saggezza chiedendo ai cavalli cosa è vero per loro. Spesso restiamo legati a vecchie storie, che non hanno riservato felicità a nessuno di noi. Ora più che mai abbiamo l’opportunità di trasformare tutto questo in modo profondo e gioioso.

Ti sarebbe d’aiuto vedere il mondo per ciò che è?

I cavalli sono animali sociali, concentrati sulle relazioni con gli altri della loro specie. Non hanno un senso dell’”IO” come lo intendiamo noi, per la natura della loro evoluzione di animali che si muovono in branco, mangiando erba e essendo predati da carnivori da millenni. Sono creature passionali, un momento calme e esplosive un attimo dopo. Sviluppano strutture gerarchiche nella mandria, mostrando competitivi comportamenti di sopraffazione, che potremmo definire litigiosi e aggressivi, persino manipolativi. Non si lamentano della loro posizione gerarchica nella mandria, per loro è sufficiente essere NELLA mandria. Il branco è una sana comunità che incarna la consapevolezza di questo voler essere connessi.

Ascoltare i cavalli ha reso più facile il mio lavoro. Mobili e dinamici nelle loro mandrie, scorrono sul paesaggio come un gruppo di pesci nel mare o uno stormo di uccelli nel cielo. Questa dinamica lascia pochi dubbi circa la loro abilità di comunicare energeticamente tra di loro e con ciò che li circonda. Ascoltare i cavalli si è trasformato in puro piacere, una volta messa da parte la lista delle cose da fare, non pretendendo nulla da loro. La mia realtà non deve essere la loro quando ascolto:

Comprendo queste risposte senza domanda?

Fluendo con passione e saggezza nell’esprimermi,

Mangiando verdi cose crude, scalciando l’acqua lì sotto,

Creando una connessione col fuoco che conosci?

Cosa guadagniamo dall’ascoltare i cavalli? Forse l’istinto di entrare in relazione l’un con l’altro? Perché ascoltare i cavalli per conoscere meglio noi stessi?

Per i cavalli la Connessione è tutto: l’un con l’altro, con la terra, le altre creature, noi. Abbiamo messo a fuoco l’opportunità di ascoltare. Siamo consapevoli che potremmo essere stati invitati a creare questa opportunità? Consapevole della saggezza del cavallo troveresti umiliante essere invitato da loro a giocare, lavorare, vivere? Ameresti percepire questo , e sentirti amato nel farlo? Ora è il momento di ascoltare. Ora è il momento di creare.

Ascoltare i cavalli implica l’osservarli, notare cambiamenti nel loro comportamento, riconoscere i loro cambiamenti fisici, e fare attenzione a tutto ciò che nella gestione migliora la loro condizione.

Per essere più precisi, ascoltare comporta vedere cosa è vero e da lì partire per creare. Quando approcciamo alla relazione con una lista di cose da fare e avendo bisogno di relazionarci, tendiamo a forzare i nostri partner. I cavalli, i loro proprietari e un sacco di persone a questo mondo si comportano in questo modo, ma non gioiosamente e non facendo in modo da essere complementari nel reciproco benessere. I cavalli incarnano il valore dell’ascoltare noi stessi. Partendo dall’ascolto possiamo fidarci dell’altra persona, o del cavallo, nella loro espressione reale e creare qualcosa di più grande di noi stessi. I cavalli son davvero felici di esistere e vivere e lavorare e giocare con i loro sensi, la loro psiche e il loro corpo intatti. L’ho scoperto ascoltandoli in differenti situazioni e essendo disponibile a ascoltare. Ad esempio non ha senso per un cavallo essere isolato, messo in un box, confinato, ferrato, montato con imboccatura e speroni, con attrezzature basate sul dolore, legato, montato con durezza o girato interminabilmente alla longia. Queste pratiche provano che non siamo attivamente all’ascolto, ma imponiamo il nostro modo, non rispettando e disgiungendoci.
Ripeto: ascoltare i cavalli implica l’osservarli, notare cambiamenti nel loro comportamento, riconoscere i loro cambiamenti fisici, e fare attenzione a tutto ciò che nella gestione migliora la loro condizione:

– Cavalli ferrati che precedentemente si mostravano non in forma, depressi, divengono sani e tonici sui loro piedi sferrati con le cure di un esperto pareggiatore

– Cavalli ansiosi, obesi e diabetici, si trasformano in atletici e sicuri performer tramite un’appropriata dieta a base di fieno, erba e spazio per muoversi in gruppo con altri cavalli.

– L’uso di una redine senza imboccatura o una capezzina trasforma cavalli sempre fuori mano, incontrollabili, che sgroppano o pesanti, in partner curiosi e coinvolgenti, più leggeri e elastici che mai, desiderosi di accontentarci senza nulla nella loro bocca. Scuotimenti della testa, problemi di respirazione, andature goffe e disfunzioni digestive possono essere alleviati eliminando il metallo dalla bocca del cavallo.

Cavalli destinati all’abbattimento a causa di problemi al navicolare “miracolosamente” guariscono al momento che i ferri, causa della loro malattia, vengono rimossi, consentendo ai loro zoccoli deformati di tornare a espandersi, il sangue a circolare, esfoliare i tessuti morti, percepire il terreno e adeguarsi ai suoi cambiamenti.

– Cavalli asociali e acidi a causa della loro ulcera cronica diventano disponibili e amichevoli una volta spostati dal box a una situazione di mandria. Le loro ulcere guariscono senza intervento medico alcuno.

– Cavalli che si oppongono alla mano, o che mostrano evidenti asimmetrie fisiche o nei loro zoccoli, cambiano sorprendentemente sotto ogni aspetto quando i loro incisivi, lunghi e arcuati, vengono bilanciati, consentendogli non soltanto di di masticare correttamente, ma consentendo alla totalità del loro corpo  di equilibrarsi per la prima volta dalla loro infanzia. Senza brucare quasi ogni cavallo domestico finisce col presentare incisivi non bilanciati, portando al disallineamento dell’articolazione temporomandibolare e dozzine di differenti problemi di salute.

– Cavalli destinati all’eutanasia a causa di una laminite acuta o cronica, guariscono completamente quando gli viene consentita la libertà di movimento in branco, un’Appropriata Dieta, l’uso di scarpette e solette, e il pareggio eseguito da mani esperte.

– Cavalli precedentemente sensibili a ogni virus e parassita intestinale, con frequenti episodi di coliche si liberano del veterinario, presentano un manto lucido e “molle ai piedi” quando gli viene consentito il libero accesso a un cibo a base d’erba a alto contenuto di fibre, poco amido, col supplemento di vitamine e minerali a compendio del foraggio precedentemente testato.

– Rinunciare alla vaccinazione annuale migliora la funzione immunitaria, riduce le infiammazione negli zoccoli (laminiti) e evita seri effetti collaterali a livello neurologico. Gran parte dei vaccini persistono almeno nove anni nei cavalli, alcuni proteggono per tutta la vita.

Il momento magico nella tua relazione con gli altri e con i cavalli si manifesta quando ti senti in connessione e in ascolto, e raggiungere questo stato comporta l’affidarsi a ciò che vero piuttosto che essere impositivi o accondiscendenti con gli altri. La verità è che sia tu, che le persone della tua comunità, sia i tuoi cavalli meritate di vivere con completezza e felici, e TU sei quello che tiene le redini della situazione. La menzogna è che tu non lo meriti e sei destinato a essere una vittima delle circostanze, senza relazioni, legato al giogo. Semplicemente non possiamo togliere valore al nostro benessere o quello degli animali e dell’ambiente e aspettarci di essere felici. Dentro ognuno di noi c’è la brama di connessione e di esserne degni.

Durante quest’anno il solo ascoltare i cavalli potrebbe rivelarsi non bastare. Ci sono molti diversi gruppi di cavalieri che amano passare tempo insieme che hanno lamentele e hanno bisogno di essere ascoltati. Tutti noi possiamo migliorare la nostra capacità d’ascolto e continuare a operare per fornire una migliore alimentazione, habitat, cura dello zoccolo e horsemanship. Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo, dando l’esempio. Sii disponibile alle domande da parte di coloro alla ricerca di quel che sai essere “la migliore relazione in assoluto” con i tuoi cavalli. Informati, rispettosamente, sul motivo per il quale sentono la necessità di ferrare, dell’imboccatura o degli speroni, della sovralimentazione con cereali o la sovravaccinazione, fino a comprendere che vengono mossi dalla paura quando impiegano questi metodi. Chi sei tu per scagliare la prima pietra quando noi tutti abbiamo continue opportunità di ascoltare e imparare e creare la miglior cosa di sempre? Rimani sempre aderente a ciò che SAI invece che a ciò che TEMI, e poi lavoraci su GODENDOTELA come uno stile di vita.

Devo ringraziare il mio amico e medico personale, K.F., come tanti altri nel mondo dei cavalli, per avermi guidato nella mia crescita personale. Il mio più profondo apprezzamento va a coloro che che mostrano la loro passione, nei modi più svariati.

Auguro a te e ai tuoi cavalli di essere in connessione oltre le più estreme ambizioni. Se senti che posso esserti d’aiuto o supporto nella tua esplorazione di queste opportunità sarei contento di aver tue notizie.

Tomas Teskey, medico veterinario in Arizona, U.S.A.

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Informazioni su Franco Belmonte

Born 1952. Degree in Biological Sciences University of Genova, Italy. Researcher, CNR of Italy 1977-'80 (neurochemistry) then various task related to biology till now. Active Member and Certified Trimmer of the American Hoof Association. Didactic activity: equine podiatry and nutrition. Area of interest: evolution and physiology. Airline pilot and flight instructor for living 1981-2002.