La storia di Spirit raccontata su “The Horse’s Hoof”

Non mi capita spesso di tradurre un articolo così volentieri. Forse sono troppo critico o forse conosco bene gli argomenti o come nell’articolo di Joe Camp sulle sverminazioni nel numero 52 di THH sono tali e tante le fesserie che verrebbe voglia di abbandonare tutto.
Qui è diverso e nonostante alcune nebbie, nessuno infatti mi può far abbandonare il pensiero che proprio il farmaco testato abbia fatto precipitare la situazione dopo anni di effettiva soundness, rimane la semplicità di Barb Fenwick, la sua vera idea di equitazione naturale, la sua reale noncuranza del giudizio anche in concorso che dovrebbe insegnare a molti che avere gli attributi non significa soltanto avere qualche appendice che pende.
Chi può vada ai concorsi, si presenti bene e si faccia eliminare. E magari si organizzino concorsi ironfree dove invece ammettere tutti i cavalli e squalificare moralmente i cavalieri.
Tornando a SPIRIT, vi suggerisco un sito creato da GianMarco Fabbri. Il più bel sito che conosco dedicato alla memoria di un amico animale, Hamar :
http://www.hamar.it/

Dal numero 53 di “The horse’s Hoof”, inverno 2014.

Nel ricordo di Spirit
di Barb Fenwick, Manitoba.

Fui fortunato quando comprai questo giovane Tennessee Walking Horse in un paese del Montana. Aveva due anni quando appena castrato fece la sua parte per mettere al mondo Chris il 23 dicembre del 2000. Spirit aveva una bella personalità, maturò alla svelta restando fresco e giovane di … spirito. Si accompagnò a veramente tante persone nel lavoro da terra e montato. E’ stato il mio partner e con lui mi sono preparato per poi diventare istruttore e giudice di Agility. A Hilda, portatrice di handicap mancherà molto. Con lui ritrovò la sicurezza di montare a cavallo. Erano una bella coppia il suo sorriso e la premurosità del cavallo.
Vincemmo anche un concorso riservato agli ambiatori, giudice la signora Graves.
Lavoravamo insieme ai seminari di equitazione naturale, facemmo insieme migliaia di miglia. Ricordo un episodio che lo caratterizza. Montavo una femmina senza testiera e senza sella quando lei accellerò. Non sentendomi sicuro preferii scivolare via a terra, Spirit che aveva osservato si precipitò verso di me. Era quel tipo di cavallo.
Non ha mai messo una imboccatura, sempre capezze di corda o sidepull anche in concorso. Io non mi sono mai curato della nostra eventuale squalificazione, Lui non aveva bisogno di imboccatura, nessuno dei miei cavalli.
A 5 anni fu diagnosticato come laminitico e precisamente un soggetto insulino resistente. Da allora e per 10 anni ho fatto il possibile per controllare la sua malattia e mantenerlo sound. Alla fine il male ha vinto ma non prima che avessimo “fatto tutto” e riempito la nostra vita di attività e belle giornate.
Dopo la diagnosi, nel 2006, iniziai a documentarmi ed ho avuto i Welz sempre vicini e compagni nel tentativo di mantenere Spirit al meglio della condizione. Una dieta severa ed il pareggio tecnico gli hanno dato una vita migliore e più lunga della media.
La scorsa primavera è entrato a far parte di un gruppo per la ricerca e test di farmaci che vengono iniettati negli zoccoli. L’esito fu favorevole e trascorse una bella estate. Al sopraggiungere dell’autunno l’effetto del farmaco iniziò a calare. Sapevo che questa era l’ultima speranza per Spirit e che gli zoccoli erano ormai fortemente danneggiati dalla malattia negli anni. Tutto quello che si poteva fare era stato fatto ma non bastava. Cominciò ad avere forti dolori e la situazione sarebbe peggiorata con la stagione fredda. Nonostante tutto speravo in un miglioramento quando all’ultimo pareggio il danno era così evidente e irrecuperabile che mi parve crudele prolungare oltre la sofferenza. E’ stata la decisione più difficile della mia vita. Ma era vissuto bene …

Come si addormentò in pace il 21 novembre del 2013 anche io scivolai nella stessa condizione accompagnata dalla profonda sensazione di tristezza che ci pervade quando perdiamo qualcuno di caro.
Eravamo una coppia di eguali nel gioco della vita. Ci divertivamo, litigavamo a volte e prendevamo quel che veniva con quella capacità di intendersi che capita una volta. Unico nel suo genere, distinto dalla massa, un insegnante ed amico.
Vola alto Spirit, grazie per i fatti, i ricordi e l’amore.
Barb

Barb Fenwick ha avuto parecchi TWH. Ora gli rimangono due Missouri Trotter e un Paso Fino. Continua la sua attività come istruttore di equitazione naturale ( la vera equitazione naturale che non può comprendere l’uso di imboccature e attrezzi, ndt) e di Agility. Vive nel suo ranch “Seasons Ranch” vicino a Sprucewoods Park nel Manitoba.
www.theseasonsranch.weebly.com

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Informazioni su Franco Belmonte

Born 1952. Degree in Biological Sciences University of Genova, Italy. Researcher, CNR of Italy 1977-'80 (neurochemistry) then various task related to biology till now. Active Member and Certified Trimmer of the American Hoof Association. Didactic activity: equine podiatry and nutrition. Area of interest: evolution and physiology. Airline pilot and flight instructor for living 1981-2002.